Azienda insolita

Il progetto Lalè non nasce da un’azienda familiare, da radici italiane, da un’eredità o da sangue contadino. Non mi sento agricoltrice e il mio rapporto con la terra è più quello di custode o collaboratrice. Sono arrivata a fare il vino dal piacere di berlo, dalla curiosità di capirlo e dalla mia necessità di imparare facendo. Da quando ho iniziato nel 2012, ho avuto la grande fortuna di avere vicino dei vignaioli splendidi – come maestri, come colleghi e come amici. Ho imparato dalle loro follie e genialate, ho preso coraggio, mi sono divertita e ne sono rimasta incantata.

svinatura del macerato di verdicchio

Ogni annata è una storia

al torchio

Sono isolana, cresciuta nel Maine (USA), figlia di un maestro d’ascia e un’insegnante. Sulla mia isola le viti e gli olivi non resistono per il freddo e negli anni ‘80 di vino e di olio non si sapeva nulla. Però ci si impegnava per il buon cibo e il buon bere. Avevamo un grande orto, un frutteto e in casa facevamo la birra e il sidro.

Sono partita con poco, cercando soluzioni alternative e cercando di far diventare le mie mancanze dei punti di forza: le vigne vecchie e abbandonate, il lavoro manuale, la cantina itinerante, la micro-vinificazione. Il risultato di tutto ciò sono dei vini che rispecchiano l’annata in tutti sensi - sia per le condizioni naturali che per quelle umane. 

Piccola e tenace

La mia difficoltà ad accedere alla terra come ‘figlia di nessuno’ mi ha spinto a cercare l’uva in posti scomodi: vigne pendenti, piccole, vecchie, abbandonate, antieconomiche, fuori della DOC o semplicemente fuori mano. A volte il mio rapporto con queste vigne dura un giorno, o una stagione; in pochi casi dura diversi anni.

Tengo in affitto 3.000mq di vigna di bacca bianca nel comune di Staffolo che guarda verso San Michele - tra le zone pregiate per il Verdicchio DOC Castelli di Jesi. Altre vigne che ho curato, o dove ho semplicemente vendemmiato, si trovano nei comuni di Cingoli, Monte Roberto, Staffolo e Cupramontana.

Per fare l’olio ho 2.500mq nel comune di Apiro, principalmente piante secolari di Mignola e Orbetana. Oltre a queste, curo e raccolgo alcune piante nel comune di Poggio San Vicino, in accordo con i proprietari che non riescono più a gestire i loro terreni familiari. Non cerco la quantità, raccolgo nel momento giusto, ma se la qualità non c’è non raccolgo.

vigna di verdicchio

La prima cantina a Poggio San Vicino?

Nell’autunno del 2021 ho comprato casa e nella tempesta del trasloco e dei lavori ho fatto quattro vini. La vecchia casa in pietra si nasconde nel bosco, parte di un borgo del 1300, diroccato e quasi abbandonato. Era il primo vino fatto qui da tanti anni. L’anno dopo ne ho fatti altri. Adesso ho trovato una vecchia vigna vicino. Cerco altre e progetto la mia cantina.

asciugando al sole